Pp. 4 su carta azzurrina di cm. 21 x13. fori d archiviazione. “Poveri autori e poveri editori; mi pare che siamo tutti conciati per bene da questa crisi ... io sono disoccupato. Ergo lavorerei volentieri, se non per il presente che è sopito, per il futuro risveglio. Ti farei in tempo la prefazione al Fortini, ma non posso senza il testo...” (Pietro Fortini novelliere e commediografo senese, XVI secolo, “si compiacque, nel suo ampio novelliere, di descrivere le più sconce lascivie” (Enciclopedia italiana)). “...Tutta questa mia voglia di lavorare deriva da uno stato di ... taschealverde o preferisci di squattrinamento: e spero che tu possa, o sul Fortini in gran parte fatto o sul da farsi, mandarmi qualche violento anticipo”. Prosegue ricordando all’editore i titoli da lui recentemente proposti per la collana “Classici del ridere” e cioè: i Paradossi di Ortensio Lando, una scelta di “parodie dantesche”, una antologia di Elogi italiani della Pazzia, una “ simile di francesi e stranieri ... escluso Erasmo”. Firma. “Addio addio; W l’Italia W il Belgio W la Francia merda all’Austria M. alla Germania". |
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